Joaquín Orellana (nato a Città del Guatemala nel 1937) nasce come violinista e compositore di musica classica fino a che al Torcuato Di Tella Institute di Buenos Aires ha modo di conoscere composizioni di musica elettroacustica che influenzeranno tutta la sua opera successiva. Ritornato in Guatemala la scarsa disponibilità di attrezzature renderà molto difficile produrre nuove opere basate sulla tecnologia, ma tornare alla composizione di musica tradizionale non era un’ idea coerente con il suo intento di trovare un vero e proprio linguaggio musicale in grado di rispecchiare la situazione dell’ America Latina e in particolare l’ambiente sociale del Guatemala.
Queste prime limitazioni lo hanno spinto a partire dal 1971 mentre lavorava per la composizione dell’ Humanofonia (sinfonia dell’ umanità) alla progettazione delle prime marimbe lunari ( le imbalune), strumenti costanti nella tradizione musicale delle Guatemala, ma trasformate in funzione di altre possibilità di forma e possibilità sonore.
Nel suo atelier sono conservati moltissime altre sculture sonore, macchinari musicali di forme e possibilità sonore incredibili progettate per eseguire interi brani musicali o per comporre un tessuto musicale su cui altri strumenti più melodici avrebbero suonato.